L’oligoterapia catalitica, o diatesica, è una terapia di terreno che migliora le naturali difese dell’organismo e riequilibra il metabolismo. E’ impiegata con successo in molte malattie funzionali, in cui non vi sia lesione d’organo. Viene attuata attraverso l’assunzione, in dosi infinitesimali, di minerali-traccia o oligoelementi (oligos = pochi), già presenti nel nostro organismo, ma dei quali, in talune circostanze, possiamo essere carenti.
Per il padre dell’oligoterapia Jacques Menetrier (1908-1986), medico e ricercatore francese, la malattia nasce da una carenza o da un malassorbimento di alcuni minerali-traccia che, in giusta quantità, permettono il corretto funzionamento metabolico-enzimatico dell’organismo. Se questi oligoelementi sono carenti, gli enzimi non funzionano a dovere o non sono sufficienti, con conseguente ricaduta sul metabolismo dei vari organi, che possono andare incontro a squilibri funzionali. A loro volta, gli squilibri funzionali, se non debitamente corretti, possono nel tempo portare a lesioni d’organo. Per i profani e per chiarire meglio l’argomento, la gastrite viene considerata una malattia funzionale, l’ulcera un danno d’organo.
Secondo Menetrier, a volte basta dare un “piccolo colpo di pollice” per ripristinare l’equilibrio perduto, attraverso l’assunzione degli oligoelementi giusti, senza dover necessariamente intervenire con cure costose o invasive. E poi lasciare che la nostra naturale capacità di guarigione, debitamente supportata da un corretto stile di vita, faccia il resto.
L’oligoterapia ha un grande potenziale preventivo, proprio perché agisce sulle carenze alla base degli squilibri. Correggendo la carenza di fondo, molti squilibri si normalizzano.
Per individuare i nostri oligoelementi costituzionali, cioè quelli di cui siamo più frequentemente carenti, Menetrier individua quattro DIATESI, o terreni, o predisposizioni. I dati raccolti circa il nostro comportamento fisico, emotivo, intellettuale, indicano a quale diatesi apparteniamo in prevalenza. Spesso una diatesi non è così nettamente distinguibile dall’altra, viene quindi presa in considerazione quella le cui caratteristiche sembrano preponderanti.
Le prime due diatesi sono quelle di nascita:
– Allergica o del Manganese, caratterizzata prevalentemente da un’iperreattività del sistema immunitario, buona vitalità e fenomeni patologici acuti.
– Ipostenica o del Manganese-Rame: in questo caso è l’iporeattività del sistema immunitario che domina, con maggior esposizione a malattie infettive, croniche, affaticabilità.
Le ultime due diatesi sono un’involuzione delle prime due:
– Distonica o del Manganese-Cobalto, caratterizzata da disreattività, disturbi soprattutto di tipo neurovegetativo e circolatorio, astenia, ansia, nervosismo, depressione, insonnia, mancanza di concentrazione e memoria, artrosi, turbe dell’apparato digerente e della menopausa. E’ generalmente un’involuzione della prima diatesi e, se non viene corretta, può anche portare a danno d’organo.
– Anergica o del Rame-Oro-Argento: anergia, abulia, mancanza di autodifese fisiche e psichiche, senescenza, malattie degenerative. E’ generalmente un’involuzione della seconda diatesi, ma in realtà, in seguito a malattie, interventi o traumi importanti, qualsiasi altra diatesi vi può involvere.
Esiste anche una quinta diatesi, che non è una diatesi vera e propria, è più che altro una sindrome da disadattamento, che può intervenire in momenti di grande stress psicofisico e riguardare tutte le diatesi, determinando anche un passaggio involutivo da una diatesi a quella successiva. Di questa quinta diatesi sono stati individuati due tipi: Tipo A o ipofiso-genitale o dello Zinco-Rame; Tipo B o ipofiso-pancreatica o dello Zinco-Nichel-Cobalto. Entrambe tendono a scompensare maggiormente sul versante endocrino, con relative problematiche.
Per fare un parallelo con la Medicina Tradizionale Cinese, Scuola Taoista dei 5 Elementi, potremmo distribuire le diatesi nel modo seguente:
1a diatesi (allergica): elemento Legno
2a diatesi (ipostenica): elemento Metallo
3a diatesi (distonica): elemento Fuoco
4a diatesi (anergica): elemento Acqua
5a diatesi (ipofiso-genitale e ipofiso-pancreatica): elemento Terra
Viene spesso praticata anche un tipo di oligoterapia non di terreno, più orientata al sintomo, da utilizzare in fase acuta o in caso di emergenza. Viene posta l’enfasi sul tropismo, cioè sull’affinità tra alcuni oligoelementi e alcune funzioni particolari e organi del nostro corpo. Viene consigliata indipendentemente dalla diatesi di appartenenza o anche abbinata all’oligoelemento diatesico.
Tra le varie funzioni di alcuni minerali-traccia una delle più note è quella di coadiuvare l’azione di rinforzo del sistema immunitario, argomento molto in voga in questo momento. Tra i più gettonati: Zinco, Rame, Rame-Oro-Argento, ma non solo. Ovviamente abbinati ad altri rimedi con la stessa azione, a un sano stile di vita e valutando caso per caso a seconda della problematica in atto.
Gli oligoelementi sono generalmente privi di controindicazioni, tranne alcuni ma solo in caso di patologie gravi, come ad esempio il Manganese (TBC, reumatismi importanti e affezioni polmonari severe), come lo Zinco (cancro conclamato e sclerosi multipla), il Fosforo (TBC), il Potassio (affezioni renali gravi, dialisi), il Nichel e il Cobalto (sensibilità accertata o allergia). Cautela con il Manganese se si assumono anticoagulanti.
Se non sussiste nessuno di questi stati patologici, possono essere assunti tranquillamente da adulti, anziani, bambini, donne in gravidanza e allattamento. Possono essere associati senza problemi a farmaci convenzionali e fitoterapici.
Vengono venduti sotto forma di soluzione acquosa, in fiale. La somministrazione classica è per via perlinguale (da tenere sotto la lingua), ma medici e infermieri possono utilizzare la via iniettiva. Si assumono al mattino o ai pasti, un quarto d’ora prima o comunque mai prima di due ore dall’ultimo pasto.