Il nostro appuntamento stagionale con la teoria dei 5 Elementi della tradizione taoista ci introduce all’energia dell’elemento Acqua. L’inverno è la sua stagione, tempo e luogo della cristallizzazione, della conservazione e del raccoglimento, dell’energia dormiente che, come l’acqua ghiacciata, attende tranquilla il clima più mite per riprendere a scorrere con rinnovato vigore. Nella stagione fredda tutta la natura risparmia energia per preservare la sua essenza, che le permetterà di ricominciare a fiorire in primavera.
Siamo interamente composti di acqua, nel nostro corpo-mente tutto scorre, tutto è flusso: il sangue, l’urina, le lacrime, la saliva, la linfa. Ma anche le emozioni, i pensieri. L’acqua è la sostanza che determina il fluire delle nostre sostanze, corporee e non. Se ne siamo carenti anche i nostri pensieri si fanno lenti e torbidi e le emozioni ristagnano. Se abbiamo acqua a sufficienza tutte le funzioni del nostro organismo si esprimono al meglio e anche la nostra mente è agile, lucida e forte.
Gli aspetti del nostro corpo-mente governati dall’elemento Acqua sono: Reni (con i surreni) e Vescica Urinaria, le ossa, il midollo osseo, il cervello, il sistema nervoso, il sistema endocrino, i denti, le sopracciglia, i capelli (insieme all’elemento Metallo), le sopracciglia; la bassa schiena, le gambe, le ginocchia e i piedi, la libido e l’energia sessuale, le ovaie e i testicoli, la fertilità, le orecchie, l’udito, l’urina. Il meridiano di Rene scorre davanti, quello di Vescica urinaria dietro: entrambi determinano la postura. L’emozione sinergica di Rene è la paura.
I Reni sono il fondamento della nostra costituzione congenita, il magazzino di stoccaggio del Jing, l’ Essenza Vitale, che è costituita essenzialmente da:
– la nostra energia ancestrale, o Qi prenatale, quella che ci deriva dai nostri antenati e che ci viene donata dai nostri genitori all’atto del concepimento, energia che non può essere aumentata ma solo conservata o consumata. Determina la nostra costituzione ed energia vitale di base, le nostre aree critiche e punti di forza.
– la nostra energia acquisita, o Qi postnatale, che deriva dalla trasformazione di cibo, aria, acqua e da tutto ciò che ci nutre anche a livello intellettuale o emotivo-affettivo, come le relazioni interpersonali. Quest’ultimo tipo di energia è continuamente rinnovabile e implementabile e una sua equilibrata abbondanza è indice di un corretto stile di vita. I Reni hanno il compito di distribuirla a tutti gli organi e parti del corpo, sia per sostenerli nelle loro funzioni, sia in particolari momenti di crisi, dovuti a eccessivo stress, interventi chirurgici, malattie debilitanti, esaurimenti, traumi di vario genere e in tutti quei frangenti in cui il nostro organismo ha bisogno di un surplus di “carica”.
L’energia ancestrale e quella postnatale in realtà sono un tutt’uno, sono interdipendenti. Se l’energia vitale congenita è forte, tutte le funzioni e trasformazioni del nostro corpo saranno sostenute al meglio. Se però ci nutriamo male o non abbastanza (in tutti i sensi) e respiriamo male, se il nostro stile di vita non è adeguato alle nostre necessità, non avremo energia a sufficienza e dovremo necessariamente intaccare l’energia ancestrale, quella non rinnovabile, depauperando così man mano il nostro “tesoretto”.
Il Jing è una sostanza altamente preziosa, perché deve sostenere per la durata dell’ intera esistenza tutti i nostri processi vitali. Per questo motivo è necessario averne cura e non dissiparlo con stili di vita scorretti. La maggior parte delle pratiche taoiste mirano proprio alla sua conservazione: tecniche di respirazione, giusto movimento, corretta alimentazione, meditazione, rimedi erboristici e non, agopuntura, digitopressione, massaggi, ecc.
Il Rene ha quindi l’importantissimo compito di conservare e distribuire il Jing. Per questa ragione è considerato la radice del nostro organismo, radice dall’energia potente come solo l’acqua può esserlo.
Uno squilibrio nel meridiano di Rene può dare origine a molte problematiche, tra cui respirazione debole e affaticata, scarsa energia, debolezza, stanchezza cronica, sonnolenza, problemi alle orecchie come acufeni e tinnito, ritenzione idrica, incontinenza, urinazione frequente soprattutto di notte, senso di freddo generalizzato o solo alle estremità, problemi ai denti e alle ossa, perdita di capelli, debolezza alla zona lombare, sacrale e alle ginocchia, scarso o eccessivo interesse per il sesso.
Dal punto di vista psicologico-emotivo uno squilibrio potrebbe causare paure immotivate, fobie, eccessiva paura delle malattie e della morte, attacchi di panico, apprensione e ansia generalizzate, ma anche il contrario, come eccessiva temerarietà, coraggio ai limiti dell’incoscienza, esagerata e immotivata sicurezza. La paura non è un’emozione negativa, è funzionale alla nostra sopravvivenza, ci tutela da pericoli che potrebbero mettere a repentaglio la nostra salute psicofisica o addirittura la nostra vita. Il problema nasce se è in eccesso, quando cioè ci fa percepire come pericolose situazioni che in realtà non lo sono, oppure se è in difetto, quando ci fa sottovalutare pericoli reali. Anche la mancanza di volontà o determinazione nell’affrontare la vita può essere sintomo di uno squilibrio in questo elemento. Come anche la scarsa autostima, la poca di fiducia in se stessi.
Un meridiano di Rene in equilibrio apporta invece forza a tutto il nostro corpo-mente, fa lavorare al meglio i nostri organi, infonde energia fisica e psichica, dona capacità di tenuta allo stress e alla fatica, resilienza, forza interiore, sicurezza nell’affrontare la vita, volontà e coraggio. Anche la giusta dose di ambizione e di intraprendenza.
Vescica Urinaria è l’organo partner di Rene. Regola i fluidi immagazzinandoli ed eliminandoli. Il suo meridiano è particolarmente importante per l’equilibrio di corpo-mente: è infatti in comunicazione con tutti gli altri organi attraverso punti particolari, detti punti Shu, o punti Associati, collocati lungo il suo percorso a lato della spina dorsale. Proprio per il suo percorso posteriore, il meridiano di Vescica Urinaria ha grande influsso sulla testa, la colonna vertebrale e i nervi spinali. Insieme al Rene la sua energia nutre le ossa e il midollo osseo. Se è in squilibrio potrebbero insorgere dolori, tensioni o debolezza muscolare in tutta la schiena, problemi posturali, sciatica, mal di testa occipitale o all’apice, dolori cervicali, problemi agli occhi con lacrimazione (il meridiano inizia a lato dell’occhio, vicino al naso), eccessiva produzione di muco liquido e chiaro, dolore o tensione alle gambe e in particolare al cavo popliteo (la parte della gamba posteriore al ginocchio), problemi di urinazione, incontinenza.
Da un punto di vista psicologico, uno squilibrio del suo meridiano ha sempre a che fare con la paura, che in questo caso genera l’incapacità di risolvere le esperienze dolorose passate che tendiamo a rimuovere o a non voler comprendere e che ci rimangono simbolicamente agganciate alla schiena creando uno stato di tensione continua, che a sua volta si ripercuote in negativo sul meridiano stesso e sull’organo. La mancanza di risoluzione delle esperienze passate può portare ad un atteggiamento di chiusura, diffidenza, rigidità, distacco, freddezza, paura delle relazioni e incapacità di affrontarne di nuove. Se non chiudiamo i conti con il passato, non possiamo aprirci alla novità.
Quando invece è in equilibrio ci dona la fiducia e la forza interiore necessarie per riuscire a fare pace con il nostro vissuto, quale esso sia stato, riconoscendolo, comprendendolo e accogliendolo come parte integrante del nostro percorso, senza rinnegarlo e gettarlo dietro alle spalle per timore di riviverlo.
All’elemento Acqua sono associati anche altri aspetti: il colore è il blu dell’acqua pulita e cristallina, ma anche il nero degli abissi più profondi; il suono è il lamento, la voce brontolante e lamentosa; il senso è l’udito; il gusto o sapore è il salato; l’odore è il putrido dell’acqua ferma o dell’urina quando è molto forte; la reazione nelle situazioni di crisi è il tremore, che aiuta a scaricare la tensione, come in caso di shock; il clima è il freddo della stagione invernale; l’ora del giorno dalle 15 alle 19, orario in cui l’energia di Rene e Vescica Urinaria è al suo apice.
Molti sono i cibi associati a questo elemento dalla dietetica taoista e dalla sua sorellina minore, la Macrobiotica, che è sempre figlia del Tao ma di più facile impiego quotidiano.
I cibi migliori, cioè i più rinforzanti dal punto di vista energetico: i semi, che sono un concentrato di energia, quindi tutti i cereali integrali in chicco, in particolar modo il grano saraceno e il riso e tutti i legumi, soprattutto gli azuki e la soia nera, che sono molto rinforzanti (da notare inoltre che la maggior parte dei legumi ha una forma molto simile a quella del Rene); ma anche i semi oleosi come quelli di sesamo, girasole e zucca, meglio se leggermente tostati; tutte le radici dure, come la carota e la bardana; le verdure invernali in genere; bene un po’ di pesce e tutte alghe, in particolare la kombu; frutta di stagione, come le mele e le pere, meglio cotte; la frutta secca, anche questa leggermente tostata; i prodotti in salamoia come le verdure fermentate e alcuni prodotti particolari della fermentazione come miso, salsa di soya, ecc.; il gomasio e il sale di buona qualità, in quantità moderata; le doppie cotture e le cotture lunghe, che sono rafforzanti, ma anche la tostatura e la cottura al forno (se in buona salute e senza esagerare perché se in eccesso possono disturbare fegato e pancreas): sono metodi di preparazione molto yang e possono bilanciare la qualità molto yin dell’elemento Acqua.
I cibi peggiori: eccesso di proteine soprattutto animali, uova e latticini e tutti i cibi che creano acidosi, comprese le farine raffinate, lo zucchero e in generale i cibi troppo dolci; il sale di cattiva qualità o in eccesso; il cibo crudo, soprattutto nella stagione invernale, in particolar modo la frutta, specialmente quella tropicale; alimenti e bevande troppo freddi.
Le abitudini migliori: coprirsi bene nella stagione fredda, soprattutto la testa, l’addome e zona lombare; nuotare nel mare; bagni caldi e pediluvi con il sale (ma non eccessivamente lunghi); le frizioni con il sale; dormire a sufficienza per ricaricarsi di energia; attività fisica costante ma non esagerata; alimentazione nutriente ma non eccessiva; varietà nella scelta dei cibi; mangiare poco la sera; vivere in ambienti caldi e secchi; ritmi di vita regolari; frequenti momenti di rilassamento e gioia, che ricaricano l’energia dell’elemento.
Le abitudini peggiori: coprirsi poco nella stagione fredda, soprattutto la testa, l’addome e la zona lombare; non dormire a sufficienza; nuotare in acque contenenti cloro, come la piscina: il cloro ha una qualità estremamente yin, indebolisce qualsiasi elemento, in particolar modo l’Acqua, che è già molto yin per sua natura; eccessiva attività fisica; stare a lungo fermi in piedi; fare bagni o docce troppo lunghi; eccessivo utilizzo di computer, TV, cellulare, ecc.; vivere in ambienti freddi e umidi; mangiare troppo: tutto ciò che ingeriamo di superfluo comporta un inutile dispendio di energia e un indebolimento dell’organismo; lavoro e stress eccessivo; vivere costantemente nel timore di qualcosa; eccessiva attività sessuale, soprattutto negli uomini; grandi quantità di caffè e tè; utilizzo eccessivo di farmaci o droghe.