L’arrivo della primavera ci introduce all’energia propria di questa stagione: quella dell’Elemento Legno. Dopo il letargo dei mesi invernali, l’energia riprende a muoversi e a fluire con rinnovato vigore. E’ impetuosa, tenace, espansiva. E’ la spinta vitale che ha la forza prorompente del germoglio che si schiude e poi esplode in mille tonalità di colore.
Nella Medicina Tradizionale Cinese ogni Elemento governa determinati aspetti del nostro corpo – mente. Quelli propri dell’ Elemento Legno sono: il Fegato e la Vescicola Biliare, i muscoli, i tendini e i legamenti, gli occhi e le lacrime, la bile, le unghie di mani e piedi, la gola e le vertebre cervicali, il seno, il mestruo (insieme all’energia Terra).
Il colore del Legno è il verde, la direzione dell’energia è verso l’alto, il tono della voce è forte, chiassoso, quasi aggressivo. L’emozione associata a questo Elemento è la rabbia, in tutte le sue accezioni, sia negative che positive (ebbene sì, esiste anche una rabbia positiva). Il fattore climatico è il vento, l’organo di senso la vista, il sapore è l’acido e l’odore acidulo-rancido. La sua caratteristica principale è il movimento, la flessibilità, l’elasticità proprie dei muscoli e dei tendini sani.
Il Fegato è un accumulatore e distributore di energia. Presiede l’immagazzinamento del Sangue e anche la quantità distribuita (mentre la sua produzione dipende dall’Elemento Terra e la circolazione dall’Elemento Fuoco). Produce la bile e ne armonizza la secrezione. Influisce sulla digestione e sulle mestruazioni perché controlla le funzioni dell’Elemento Terra (Stomaco-Milza) di cui, nella teoria taoista dei 5 Elementi, è il “nonno”. E’ responsabile del flusso armonico del Qi, l’energia vitale, e del Sangue.
Anche l’energia psichica è regolata dal Fegato: i cinesi lo considerano responsabile di tutti processi mentali consci ed inconsci, in particolare della nostra creatività, spiritualità, idealismo, oltre che capacità di intuizione e di ispirazione poetica o mistica. E’ “l’Ideatore”, cioè l’organo preposto alla progettazione, funzione che investe tutti i campi della nostra esistenza: sentimentale, familiare, lavorativa, intellettuale, artistica, spirituale. Senza uno o più progetti di vita con cui possiamo dare forma ad aspirazioni e ideali, non possiamo realizzarci.
La Vescicola Biliare immagazzina e secerne la bile prodotta dal fegato. Il suo meridiano è uno dei più lunghi del corpo (insieme a quello di Vescica Urinaria). Presiede alle capacità decisionali della persona, all’abilità di mettere in pratica i nostri progetti. Il Fegato progetta, è lo stratega, la Vescicola Biliare è il decisore e l’esecutore. E’ anche l’organo preposto al controllo e all’ autocontrollo: il suo percorso infatti scorre sui lati del corpo e ingabbia a zig zag tutta la testa, come per proteggerci da aggressioni esterne o contenere emozioni scomode e dolorose, o eccessive. Quando siamo sotto stress il meridiano si rivela nella contrattura muscolare che interessa soprattutto testa, collo e spalle, con fastidiose algie.
Quando l’elemento Legno è in squilibrio potrebbero manifestarsi problemi a carico di muscoli, tendini e legamenti, dovuti anche a scarsa elasticità e flessibilità e relativi sintomi dolorosi; crampi frequenti; problemi alle anche; sciatica; dolori mascellari; difficoltà a ruotare il corpo; occhi gonfi, rossi, dolenti; secchezza oculare; vista disturbata; problemi di udito; vertigini; unghie fragili, rigate, macchiate, dall’aspetto non sano; mal di testa cervicale ma anche frontale o laterale o dietro agli occhi; rigidità di collo e spalle; tensione premestruale e dolenzia al seno; nausea; bocca amara; problemi digestivi; irritabilità; rabbia frequente, eccessiva o immotivata, oppure paura di manifestarla; mancanza di progettualità; immobilismo; indecisione; impulsività; impazienza; intolleranza, rigidità; insensibilità; superficialità; incapacità di portare a termine quanto iniziato; frustrazione; pessimismo.
Se l’Elemento Legno è in armonia avremo forza muscolare, tendini e legamenti elastici, unghie forti, agilità e flessibilità nei movimenti, occhi luminosi. Un Legno in equilibrio dona anche la capacità di essere propositivi, di crescere, di migliorare, di progettare, di muoversi nel mondo con agilità, di gestire la nostra vita. Ci conferisce elasticità mentale, abilità gestionale, creatività, leggerezza, pazienza, resilienza, tolleranza, costanza, razionalità, lucidità, progettualità, capacità di decisione e d’azione.
Il concetto di spiritualità è strettamente legato a questo Elemento: la casa dello Shen, lo Spirito, è l’Elemento Fuoco, ma l’ espressione della spiritualità, la traduzione in pratica, nella vita di tutti i giorni, dei suoi valori, appartiene all’Elemento Legno. E’ propria del Legno la capacità di attuare i passi necessari affinché anche le nostre scelte spirituali possano tradursi in qualcosa di concreto, in una pratica quotidiana che renda feconda la nostra vita.
Ma la capacità di azione tipica del Legno deve essere sostenuta dalla forza dell’Elemento Acqua, altrimenti rischia, nel suo impeto irruente, di partire in quarta ma di esaurire presto la sua energia. La forza vitale del Rene, che nella teoria dei 5 Elementi è considerato il suo “genitore”, come un bravo padre/madre lo nutre e lo supporta donandogli la fiducia e la tenacia necessarie per tradurre in pratica i progetti.
Spesso però abbiamo grandi aspirazioni che non realizziamo mai perché non riusciamo a compiere il primo passo per attuarle, per inerzia, perché assillati da mille dubbi e timori o perché non sappiamo che direzione prendere, oppure perché non abbiamo sufficiente volontà di autoaffermazione, o forza, o costanza, o ancora, perché ci sentiamo ingabbiati in ruoli che non sentiamo più nostri o che non ci permettono libertà di movimento. Da qui il senso di frustrazione che, se non correttamente riconosciuto e trasformato, può solo sfociare nella rabbia, sia trattenuta che agita. Più forti saranno la frustrazione e il senso di impotenza, più prorompente sarà l’aggressività con cui questa si manifesta.
La rabbia, che ciascuno di noi esprime con varie modalità e intensità, è un’emozione importante e, come tutte le emozioni, non è né buona né cattiva: dipende dall’uso che ne facciamo. E’ nostra alleata se la utilizziamo in modo consapevole ed equilibrato, per difenderci in caso di pericolo, o quando riusciamo a trasformarla in determinazione e grinta per dare una svolta decisiva a certi aspetti della nostra vita che ci limitano, ma di cui non riusciamo a liberarci (vedi negli “I Qing” il famoso esagramma “Il morso che spezza”), o per attuare un progetto impegnativo irto di difficoltà e riuscire così raggiungere l’agognato obiettivo. Al contrario, è nostra nemica se non riusciamo a esprimerla, se la controlliamo troppo o se non la controlliamo affatto: in questi casi può o implodere, causando danni seri a noi stessi, generando ulteriore frustrazione, conflitto interiore, depressione, insofferenza, ansia, irritabilità, oppure esplodere in maniera incontenibile e sproporzionata danneggiando gli altri, i nostri rapporti affettivi e sociali e quindi in definitiva ancora noi stessi.
La rabbia è come la dinamite: può costruire gallerie e autostrade oppure distruggere in maniera indiscriminata tutto ciò che trova sul suo cammino. Sta a noi decidere come utilizzarla. Un Elemento Legno in armonia ci insegna a riconoscerla, viverla e trasformarla in uno strumento utile ai nostri progetti e relazioni senza esserne sopraffatti.
Oltre a governare la rabbia, l’Elemento Legno ha anche il compito di far fluire e integrare armoniosamente tutte le altre emozioni che, senza il suo prezioso apporto, non potrebbero “muoversi” e fluire al meglio. Senza un buon Legno tutte le emozioni tendono a ristagnare senza riuscire a esprimersi.
In Macrobiotica, erede della tradizione alimentare taoista, i cibi migliori dal punto di vista energetico per rafforzare l’Elemento Legno sono: tutte le verdure che crescono in verticale, a foglia lunga, come i porri, i cipollotti, la cima di rapa, la catalogna, il tarassaco, la cicoria, gli spinaci, le coste, le erbette, i germogli. Anche i broccoli. I cereali migliori sono quelli integrali in chicco che conferiscono elasticità: orzo, farro, grano, avena. I legumi: soia verde, piselli, lenticchie. Come dolcificante il malto d’orzo, che è un miorilassante. L’alga migliore è la Wakame, molto detossinante, come i funghi Shitake. La frutta acida o acidula. Il sapore moderatamente acido stimola Fegato e Vescicola biliare. Perfetto il connubio agro-dolce, che crea una bella polarità energetica. Ottimi anche i prodotti fermentati, l’Umeboshi in particolare. Bene anche, senza esagerare, il tè verde, tranne quando c’è infiammazione. Le cotture più indicate: veloci al dente, tipo saltare nella wok oppure sbollentatura e vapore breve.
Gli alimenti peggiori: cibo troppo elaborato e pasticciato, intingoli; troppi grassi, soprattutto animali; cibi insaccati, conservati, stagionati, affumicati; consumo eccessivo di prodotti da forno e di tutto ciò che è secco e duro; zucchero e alimenti molto dolci; troppo olio; spezie e condimenti tropicali; stimolanti, in particolare caffè e cacao; alimenti scadenti; cotture troppo lunghe o estreme, come fritture, brasature, forno; cibo riscaldato più volte; sostanze chimiche e farmaci; alcool, soprattutto in presenza di una patologia.
Le abitudini migliori: quantità di cibo moderato; poco olio e solo di altissima qualità; mangiare con ordine; mangiare presto la sera; esercizio fisico moderato quotidiano, che alleni i muscoli senza sovraffaticarli, come camminare a passo veloce, corsa o bicicletta leggere; passeggiate nel verde; pediluvi e massaggi rilassanti; stiramenti, Tai Chi, Yoga e ginnastica dolce; dormire la notte con orari regolari; tecniche di rilassamento; meditazione.
Quelle peggiori: mangiare troppo e in modo disordinato; mangiare tardi la sera; lavorare di notte; dormire poco e male; troppo stress; troppe arrabbiature; soggiornare in ambienti chiusi e poco ventilati; esercizio fisico estremo che utilizzi troppo i muscoli; sopprimere le emozioni o non riconoscerle.