La marmellata e il brodo di verdure dolci sono due rimedi d’elezione per riequilibrare le disarmonie a carico dei meridiani e degli organi dell’elemento Terra*.
All’interno di uno stile alimentare corretto, soddisfare la voglia di dolce con alimenti equilibrati, non caratterizzati da energie estreme, è non solo raccomandato ma anche necessario per l’armonioso fluire dell’energia di corpo e mente. Il cibo dolce ha per noi un richiamo ancestrale, è il primo sapore con cui il neonato entra in contatto attraverso il latte materno. Per questo motivo la maggior parte dei comfort food è caratterizzata dal sapore dolce, anche se purtroppo quasi sempre si tratta di alimenti eccessivamente dolci, zeppi di zuccheri raffinati o altri edulcoranti estremi, spesso di sintesi, che a lungo andare possono creare squilibri e problematiche di vario genere.
Il sapore dolce naturale e moderato nutre l’elemento Terra, mentre il sapore dolce eccessivo, le nuoce. Come nuoce anche all’elemento che la Terra controlla, l’Acqua. Gli organi dell’elemento Acqua**, i Reni, sono il serbatoio dell’energia vitale, che rischia così di indebolirsi e di non fornire al nostro corpo-mente sufficiente ”carburante” per espletare al meglio tutte le sue funzioni, compromettendo in tal modo l’equilibrio energetico generale e la corretta funzionalità di organi e tessuti. Basti solo pensare ai danni che gli zuccheri di cattiva qualità causano ai denti e alle ossa, entrambi governati da questo elemento.
Toccasana sono invece le verdure dolci. Con questo termine intendiamo soprattutto quelle che cuocendo diventano man mano più dolci, come zucca, carota, cipolla e cavolo cappuccio. Queste verdure ci riscaldano nelle prime serate fredde con il loro sapore morbido e antico. La forma sferica della maggior parte di esse ricorda il globo terrestre, la Terra, la Madre, che con la sua energia ci arreca conforto e nutrimento.
Quando vengono cotte a lungo sviluppano un grande potere riequilibrante e tonificante: l’azione prolungata del fuoco le arricchisce di preziosa energia yang. In Macrobiotica sono considerate le verdure che più rafforzano il sistema immunitario. Il loro sapore moderatamente dolce ci ricollega alla nostra infanzia, ci centra, stabilizza il corpo e calma la mente. La loro energia penetra e nutre in profondità apportando un senso di benessere a tutto l’organismo, soprattutto agli organi governati dall’elemento Terra, cioè Stomaco e Milza/Pancreas, al sistema riproduttivo femminile e a tutto ciò che ad esso è collegato, oltre al sistema linfatico e a quello immunitario già citato prima.
Per la medicina macrobiotica le verdure dolci sono indicate sia per le condizioni ipo che iperglicemiche, perché riequilibrano le funzioni degli organi della digestione, in particolare quelle legate al Pancreas. Aiutano a ridurre la fame nervosa, la voglia di dolce, i cali di energia pomeridiani, l’appetito eccessivo e il sovrappeso. Sono ottime per le problematiche legate allo stomaco, come l’eccesso di acidità, il reflusso, la gastrite e l’ulcera, soprattutto se abbinate al miglio, cereale alcalino per eccellenza. Aiutano a ridurre lo stress, il nervosismo, l’irritabilità, l’ansia, gli sbalzi di umore, i deficit di attenzione, la mancanza di concentrazione. Oltre a fornirci un’energia forte e stabile, necessaria per affrontare al meglio i mille impegni quotidiani.
MARMELLATA DI VERDURE DOLCI
1 tazza di zucca
1 tazza di carote
1 tazza di cavolo cappuccio
1 tazza di cipolle
4 tazze di acqua
2 presine di sale
Tagliare le verdure a pezzi piccoli, metterle a strati in una pentola con l’acqua e il sale, cuocere a fuoco basso con coperchio per due/tre ore senza girare. Se l’acqua dovesse esaurirsi. Il tempo di cottura indicato è quello ottimale, ma vista la crisi energetica consiglio di cuocerle almeno fino a quando si sfaldano e risultano ben morbide. In alternativa utilizzare la pentola a pressione. Una volta cotte passarle con il passaverdure o schiacciarle con l’apposito attrezzo, fino a ridurle in purea. Dipende dal tipo di consistenza che amiamo, più o meno vellutata. Questo piatto può essere composto anche di una sola verdura o di due o tre, a seconda di quello che abbiamo a disposizione al momento.
Si prestano a questa marmellata anche la verza, il cavolfiore, la batata (da non confondere con la patata), la pastinaca e la rapa bianca. Può essere conservata in vasetti previa sterilizzazione. Ottima da abbinare ai cereali integrali o semplicemente come contorno o vellutata. Se si utilizzano solo verdure come zucca, batata e carota, la marmellata può essere utilizzata anche come dessert, arricchita con qualche castagna bollita a pezzetti, della granella di nocciole leggermente tostate, una spolverata di cannella o del cioccolato fondente in scaglie. Se si desidera un po’ più dolce, sempre che la nostra condizione energetica lo permetta, si può aggiungere del malto di riso o di orzo, che addolciscono in modo naturale ed equilibrato.
BRODO DI VERDURE DOLCI
½ tazza di cipolle tagliate fini
½ tazza di carote a rondelle
½ tazza di zucca a cubetti
½ tazza di cavolo cappuccio a strisce sottili
5/6 tazze di acqua
Aggiungere le verdure all’acqua già in ebollizione e far bollire per 30 minuti con coperchio. Filtrare e bere il brodo caldo. Può essere conservato due o tre giorni in frigo e riscaldato al bisogno.
Le verdure si possono riutilizzare in purea, polpette, sformati, torte salate o altro.
Quando si è molto tesi e stressati questo brodo gustato caldo aiuta il rilassamento, fisico e mentale. Perfetto in caso di calo glicemico dovuto a un Pancreas molto contratto, cioè eccessivamente “yang”***, che crea voglia di dolce e fame eccessiva. Se si è particolarmente stressati e/o contratti è possibile aggiungere qualche cucchiaino di malto d’orzo, che ha proprietà miorilassanti.
* vedi mio articolo “Elemento Terra, la Madre: nutrimento ed empatia” del 14 Settembre 2022
** vedi mio articolo “Elemento Acqua: volontà e coraggio” del 19 Gennaio 2022
*** il concetto di yin e di yang, tipico della cultura cinese, è interpretato in maniera differente dalla Macrobiotica. Per i cinesi yang è espansivo e yin contraente. Per la Macrobiotica yang è contraente e yin espansivo. Non è un errore, è una scelta consapevole del fondatore della Macrobiotica, George Ohsawa, con l’obiettivo di introdurre il pensiero macrobiotico in Occidente, dove la mentalità è caratterizzata da una cultura positivista. Mentre infatti la tradizione cinese si basa su un’interpretazione analogica dei fenomeni e quindi di yin e yang, l’interpretazione della Macrobiotica è volutamente di tipo causale, per renderla comprensibile agli occidentali. Per i cinesi yang per sua natura è caldo. Osservando una pentola di acqua che bolle, notiamo che il vapore caldo sale, si espande. Quindi per analogia i cinesi considerano yang espansivo, centrifugo, e di riflesso yin, il suo opposto complementare è contraente, centripeto. Per la Macrobiotica e per la mentalità occidentale yang è sempre caldo. Ma qual è la causa del calore? La contrazione, la forza centripeta. Quindi per la Macrobiotica yang è contraente, centripeto, e yin è espansivo, centrifugo. A un’analisi superficiale sembra che i due sistemi si contraddicano, ma a uno studio più approfondito non è così.
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