La MEDICINA TRADIZIONALE CINESE è antica di migliaia di anni. A differenza della medicina occidentale contemporanea, che rivolge l’attenzione principalmente all’aspetto anatomico/biochimico dell’organismo, l’antica medicina cinese si occupa dell’aspetto energetico. L’energia vitale, o Qi, che permea tutto l’universo, scorre nel nostro corpo lungo invisibili canali energetici, chiamati Meridiani. Lo scorrere armonioso e fluido di questa energia determina il nostro equilibrio psicofisico. Al contrario, se qualcosa interviene a ostacolarne il percorso, si instaura uno stato di disarmonia, che nel tempo può dare origine a disagi di vario genere.
La MTC ha una concezione olistica dell’essere umano: affonda infatti le sue radici nella filosofia taoista, che vede l’uomo interconnesso energeticamente con tutto il creato, un microcosmo governato dalle stesse leggi del macrocosmo. Secondo questa visione, ogni singola parte o funzione del nostro corpo-mente è dipendente da tutte le altre e le problematiche psicofisiche che spesso ci affliggono sono il risultato di uno squilibrio energetico che ci coinvolge nella sua interezza e non sono indipendenti dal nostro mondo emotivo, dall’ambiente in cui viviamo e dal nostro stile di vita complessivo. Più saremo in grado di condurre un’esistenza aderente ai ritmi e alle leggi della natura, più potremo godere di uno stato di benessere globale.
Le disarmonie del Qi possono essere riequilibrate agendo sui meridiani energetici attraverso l’utilizzo di varie discipline e pratiche: digitopressione, agopuntura (in Italia praticata solo da medici), erboristeria, massaggi, alimentazione, attività fisica, meditazione, tecniche di respirazione.
La conquista del benessere deve quindi necessariamente passare attraverso l’utilizzo di una molteplicità di strumenti e la rivalutazione di tutto lo stile di vita (e di pensiero) della persona.