L’AURICOLOGIA è una disciplina che ha lo scopo di ristabilire l’equilibrio psicofisico della persona stimolando con una leggera pressione, massaggio o infissione di aghi (in quest’ultimo caso solo se praticata da un medico con scopi terapeutici, che esulano dal nostro campo di azione), particolari punti sensibili del padiglione auricolare, corrispondenti a determinati organi, tessuti, funzioni e parti del corpo umano. L’obiettivo è quindi quello di ripristinare uno stato di benessere sollecitando la risposta bioenergetica dell’organismo e  la sua innata capacità di autoregolazione.

Le prime testimonianze scritte dell’impiego di una sorta di rudimentale trattamento dell’orecchio le troviamo nel Neijing, il “Trattato di medicina interna dell’Imperatore Giallo”, testo miliare dell’antica tradizione medica cinese,  anche se in realtà già in alcuni antichi papiri egizi se ne trovano tracce. Alcuni trattati della dinastia cinese Ming descrivono la risoluzione di squilibri energetici attraverso la stimolazione di specifiche zone dell’orecchio.

Lungo tutta la storia umana troviamo esempi e testimonianze del trattamento dell’orecchio per la risoluzione di diverse problematiche. Ma la nascita dell’Auricologia moderna si deve al medico francese Paul Nogier, negli anni ’50 del secolo scorso.

Nogier, che è considerato il padre dell’auricologia, ebbe l’intuizione che tutto il corpo umano, in tutte le sue parti, fosse rappresentato nel padiglione auricolare. È infatti il primo ad elaborarne una vera e propria mappa. Le sue ricerche vennero in seguito approfondite da un gruppo di medici militari in Cina, che per anni portarono avanti studi clinici che decretarono la rinascita di questa disciplina sul suolo cinese, dove venne rielaborata alla luce della concezione energetica della Medicina Tradizionale Cinese.