Nella teoria taoista dei 5 Elementi della Medicina Tradizionale Cinese, l’elemento Terra corrisponde alla quinta stagione. In realtà non si tratta di una stagione vera e propria, ma del periodo che segna il passaggio tra l’estate e l’autunno (metà agosto-settembre), quando l’energia fortemente yang dell’elemento Fuoco, che arroventa le giornate estive, lascia gradatamente il posto a un clima più mite, più yin. La luce solare si smorza e le giornate si accorciano. Tra tutti gli elementi, la Terra è quello stabilizzante e armonizzante per eccellenza, perfetta sinergia tra energie yin e yang.

La Terra è la Madre, il nutrimento. Ci dà energia, sostegno, forza e stabilità fisica e mentale. Nella MTC è posta in posizione centrale rispetto agli altri elementi perché li nutre tutti: senza il suo apporto non potrebbero esplicare al meglio le loro funzioni.

Per la tradizione cinese, l’elemento Terra “governa” con la sua energia molti aspetti del nostro corpo-mente: lo Stomaco e la Milza (in MTC il Pancreas viene assimilato alla Milza), la cavità buccale e le sue mucose, la lingua*, le gengive, le labbra, la saliva, tutti i tessuti morbidi del corpo, come la carne e i muscoli, per quanto riguarda però la loro tonicità, non l’elasticità e la flessibilità, che sono governate dall’elemento Legno. In particolare i tessuti morbidi dell’apparato riproduttivo femminile. La forza delle gambe e delle braccia,  l’appetito, la digestione e la trasformazione del cibo e dei liquidi, il sistema linfatico, il ciclo mestruale insieme agli elementi Legno e Acqua, la funzione dell’ allattamento (i meridiani di entrambi gli organi scorrono nel seno, quello di Milza sul lato esterno, quello dello Stomaco nel capezzolo).

Lo Stomaco,  partner di Milza, indicato nel Nei Jing come l’ “Ufficiale del granaio pubblico”, ha il compito principale di digerire il cibo, governandone il transito e la discesa.  In MTC non esiste il concetto di succhi gastrici. L’attività di digestione viene pensata in termini di “trita e ritrita”  (oppure “volta e rivolta” o “mescola e rimescola”, dipende dai testi e dalle traduzioni) al fine di trasformare il cibo in poltiglia, dalla quale la Milza estrarrà poi l’energia nutritiva.

Ma lo Stomaco non ha solo il compito di accettare e digerire il cibo solido e i liquidi. A livello psichico si interessa dell’accettazione e della digestione di tutti gli eventi  della vita, trasformandoli in esperienze nutritive per noi. Se il meridiano di Stomaco è in equilibrio, siamo in grado di accogliere le esperienze che ci nutrono e di rifiutare ciò che ci fa male. Cibo è anche ciò che ci fa progredire a livello personale: i rapporti umani in tutte le loro forme, l’arte, i viaggi, la poesia, la musica, le buone letture, lo studio e la cultura in generale, la spiritualità, tutte le esperienze di vita. Una delle qualità che Stomaco porta con sé è infatti la capacità di accettazione. Come noi accettiamo il buon cibo, così accettiamo esperienze e relazioni fertili.  Come rifiutiamo cibo tossico o avariato, così siamo in grado di rifiutare situazioni e relazioni tossiche e quindi deleterie per la nostra vita.

Se è in squilibrio, potremmo non essere capaci di dire no e subire situazioni per noi nocive, che ci “stanno sullo stomaco”. Anche la saggezza popolare è intrisa di detti quali “questa faccenda mi dà la nausea” oppure “non digerisco la tal persona” o altri ancora. Se mi lamento in continuazione della mia condizione ma sono sempre lì perché non so dire di no, potrebbe essere un problema di Stomaco. E anche se stiamo bene ma  continuiamo a mandare giù bocconi amari, prima o poi potremmo sviluppare uno squilibrio a livello di organo o  di meridiano (uno squilibrio di meridiano può anche non manifestarsi a livello di organo) o di entrambi.

Se l’energia di Stomaco è disarmonica, potremmo anche avere un atteggiamento avversivo,  dire sempre no a tutto, esperienze e persone, non avere la minima capacità di adattamento, di accettazione. Da un punto di vista fisico potrebbero essere presenti nausea, vomito, eruttazioni eccessive o assenti, tutti i disturbi della digestione, dolore addominale, gonfiore, rigurgiti, bruciore, appetito eccessivo o mancante, fino alla bulimia o al totale rifiuto del cibo.

E’ curioso notare come, tra gli aspetti del nostro corpo-mente governati  dall’elemento Terra, ci sia la forza delle gambe: è infatti necessario che siano ben nutrite e forti  per andarcene dalle situazioni tossiche, o per avvicinarci a quelle benefiche. E’ interessante anche osservare il decorso del meridiano di stomaco, che nel suo primo tratto abbraccia le guance, le labbra e l’articolazione temporo-mandibolare, quasi a sottolineare l’importanza della masticazione ai fini della corretta digestione degli alimenti, sia dal punto di vista biochimico che energetico.

La Milza, ovvero l’”Ufficiale della distribuzione” o  il “Trasportatore di energia”, per i cinesi è l’organo principale della digestione.  Ha il compito di estrarre dai liquidi e dal cibo ridotto in poltiglia dallo Stomaco l’”Essenza pura e distillata”, cioè  l’energia  del cibo o Gu Qi, per mandarla verso l’alto al Polmone, dove si unirà al Da Qi o (o Kong Qi), l’energia dell’aria.  Con il sostegno del Jing Qi, l’energia proveniente dal Rene, che presiede qualsiasi attività del nostro organismo,  il Gu Qi e il Da Qi daranno insieme  origine sia allo Zheng Qi, chiamato comunemente Qi, l’energia “vera e vitale” che scorre in  tutto il nostro corpo-mente, sia  al sangue. In realtà il sangue e il Qi, in MTC, sono concetti sovrapponibili. Per i cinesi “il Qi muove il sangue, il sangue nutre il Qi”. Cioè: l’energia fa scorrere il sangue nei vasi sanguigni, il sangue nutre gli organi che producono il Qi.

Oltre  alla trasformazione e al trasporto dell’energia estratta da alimenti e fluidi, Milza governa il sangue, mantenendone il flusso all’interno dei vasi sanguigni, sostiene gli organi nella loro sede (il Qi di Milza va verso l’alto) e nutre i muscoli, la carne e tutti i tessuti molli. In un certo senso la Milza è l’organo che mantiene la “forma” del corpo e di tutte le parti che lo compongono.  Il percorso interno del meridiano di Milza si “apre” nella bocca per riconoscere i “cinque sapori”.  Ricordiamo che nell’antica cultura cinese con cinque si intende tutti i sapori.

Come accennato sopra, è lo Stomaco che accetta o rifiuta cibo ed esperienze, ma è la Milza che li trasforma, che ne estrae il nutrimento necessario a corpo e mente. Proprie di Milza sono tutte le abilità intellettuali: i pensieri, le idee, la capacità di introspezione, la rielaborazione dei concetti appresi, la speculazione, il discernimento, la memorizzazione, la concentrazione, l’attenzione. Anche la chiarezza mentale, la capacità di focalizzarsi su un obiettivo, situazione od oggetto senza distrarsi e di perseverare rispetto a un compito che ci prefiggiamo di portare avanti nel tempo, con costanza. Non a caso Milza è l’organo che la tradizione vuole maggiormente implicato nelle attività di meditazione. Molti disturbi dell’attenzione e della memoria possono essere ricondotti a un suo squilibrio. Anche l’incapacità di concludere i pensieri, la carenza di idee, l’ipercriticismo, un estremo scetticismo o dogmatismo, oltre alla tendenza a polemizzare sempre e comunque, possono essere sintomo di  problematiche a carico di Milza.

Altri problemi dovuti a un meridiano di Milza disarmonico possono essere, tra i vari: difficoltà di digestione, nausea, inappetenza, incapacità di distinguere i sapori, addome gonfio, senso di freddo generale, arti freddi, labbra pallide o secche, edema, feci molli o liquide, mancanza o eccesso di saliva, residui di cibo nelle feci, urinazione difficoltosa o abbondante, accumuli di muco, leucorrea, stanchezza, letargia, prolasso degli organi, perdita di forma come nel caso dei tessuti molto rilassati o flaccidi, emorroidi, fragilità capillare, ematomi, emorragie, epistassi, sangue nelle feci e nelle urine, problemi mestruali, senso di pienezza, di pesantezza, dolenzia, ricerca compulsiva di alimenti dolci.   Dipende ovviamente dalla condizione energetica che causa lo squilibrio.

L’emozione sinergica associata all’elemento Terra è l’empatia, la compassione. Una “buona” Terra  dona la capacità di mettersi nei panni degli altri e la centratura necessaria per essere di supporto in caso di necessità. Ma solo se siamo in grado di nutrirci correttamente, in tutti i sensi, ci sentiremo focalizzati, equilibrati e potremo essere di supporto agli altri per dare conforto e stabilità.

Una Terra in squilibrio potrà portarci invece verso:

  • un eccesso di empatia, che potrà sfociare in ansia e preoccupazione o, al suo estremo, in ossessione vera e propria.
  • una carenza di empatia, dando origine a uno stato di indifferenza, sia nei confronti dei nostri simili che del mondo in generale, che può degenerare anche in un atteggiamento apatico, rinunciatario, quasi autistico.

Riassumendo, le persone con un elemento Terra armonico hanno buona resistenza allo stress psicofisico, un’energia forte, attiva, stabile, buon appetito e buona digestione. Sono generalmente molto centrate, radicate, empatiche, sono dei punti di riferimento, persone alle quali ci si rivolge volentieri per un’opinione o un consiglio e dalle quali  arriverà sicuramente il supporto necessario in situazioni di bisogno. Sono dotate di senso pratico e di senso di responsabilità. Sono organizzate, ordinate senza cadere nella pignoleria, hanno buona memoria, chiarezza mentale e buone doti intellettuali.  Amano gustare, nella giusta misura, il buon cibo e la vita in tutte le sue espressioni. Anche l’avere gusto in senso estetico è un loro tratto caratteristico: nel vestire, nell’arredamento degli ambienti,  nel disporre la tavola o un mazzo di fiori.

Al contrario, se l’elemento è in squilibrio, possono  soffrire di affaticamento cronico, fisico e mentale, scarsa resistenza allo stress,  indigestione, fame nervosa, essere in sovrappeso o sottopeso. Presentare tratti ossessivi, soffrire di ansia, preoccuparsi per tutto e spesso per un nonnulla, essere tormentate da pensieri fissi o ripetitivi, la tipica sindrome del “disco rotto”. Essere irritabili, litigiose e polemiche a oltranza, o ipercritiche e scettiche su tutto e tutti, intolleranti, dogmatiche. Potrebbero non essere in grado di rispondere alle richieste di aiuto e “accudimento”, perché carenti di energia nutritiva. Spesso non riescono a prendersi cura di sé o della propria casa. Molti atteggiamenti giudicati frettolosamente come egoistici, menefreghisti, irresponsabili, indolenti  o sciatti, possono nascondere carenze di energia nell’elemento Terra.

A questo elemento sono anche associati: il colore giallo e arancio in tutte le loro sfumature, compreso l’ocra, il marrone e l’oro, il sapore dolce moderato, l’odore fragrante, come il pane appena sfornato. Il suono è il canto, la voce melodiosa. L’energia climatica associata alla Terra è l’umidità, che se però è in eccesso la danneggia. L’orario in cui i suoi organi sono al massimo dell’energia è tra le sette e le undici del mattino.

Gli alimenti migliori: sono moltissimi quelli raccomandati dalla MTC, impossibile esaurirli tutti, meriterebbero una trattazione a parte. Possiamo però accennare a quelli che per la Macrobiotica sono maggiormente benefici per questo elemento, come ad esempio il miglio e le verdure dolci**. Il sapore moderatamente dolce ha la proprietà di nutrire e rafforzare la Terra. I cereali integrali  sono più o meno tutti benefici ma il miglio è quello maggiormente raccomandato: alcalinizza ed è perfetto per chi soffre di problematiche digestive in genere e nello specifico allevia bruciori, reflusso e gastrite. Particolarmente raccomandate le verdure dolci che crescono a livello del terreno, quali zucca, cavolo cappuccio, verza, cavolfiore e cipolla – tutte tonde come la Terra -, e alcune radici e tuberi come la carota e la batata, da non confondere con la patata. Queste ultime due e la cipolla sono più associate ad altri elementi, ma da cotte hanno un gradevole sapore dolce. Bene anche i broccoli. Secondo la medicina macrobiotica tutte queste verdure hanno un’azione rafforzante sul sistema immunitario, oltre a donare stabilità e centratura. Sono indicati anche: i legumi in genere ma soprattutto i ceci, le alghe arame, le verdure e i condimenti fermentati, le foglie verdi di qualsiasi tipo leggermente scottate o saltate in padella, importanti in caso di pancreas contratto, e tutte le cotture lunghe a fuoco basso, come la stufatura,  che esaltano il sapore dolce di molti alimenti (cereali, verdure dolci, frutta) e danno una consistenza cremosa, come le puree, le composte e i passati, toccasana per stomaci stressati. Ottimi il brodo e la marmellata di verdure dolci, che in Macrobiotica sono considerati tra i più importanti rimedi riequilibranti per l’elemento Terra (ricette a breve). Bene la frutta di stagione come le pere e le mele, meglio se cotte. L’uva è molto yin, non esagerare.

Gli alimenti peggiori: tutto ciò che crea acidità, umidità e intasa il sistema linfatico e produce muco, come i latticini freschi e stagionati, i grassi animali in genere, le farine raffinate. Da evitare anche lo zucchero e tutti gli alimenti estremamente dolci, l’alcool, il caffè e un eccesso di cibi freddi e/o crudi, compresi troppa frutta, verdura e olio crudi, soprattutto nella stagione fredda.  No anche alle bevande fredde. Se mangio spesso alimenti caratterizzati da un’energia fredda, come ad esempio  i cibi crudi e gli zuccheri di qualsiasi genere,  tendo  a creare una condizione fredda cronica nel corpo, spesso con accumulo di fluidi, condizione che se protratta nel tempo si trasforma in umidità.  La condizione umida è una delle più difficili e lunghe da correggere. Milza teme molto l’umidità, Stomaco teme molto il freddo. A chi mangia carne, la Macrobiotica sconsiglia quella di pollo, se sono presenti problematiche dovute a un Pancreas troppo contratto, e gli alimenti troppo secchi come i prodotti da forno.

Le abitudini migliori: mangiare con ordine, seduti, con calma, masticando a lungo. Frizionare spesso il corpo con un panno di cotone imbevuto di acqua calda, per riattivare l’energia e il sistema linfatico. Ottimi anche i pediluvi con acqua calda. Come accennato sopra, il clima associato a questo elemento è l’umidità, che è caratterizzata da un’energia molto lenta. Può infatti creare nel corpo ristagni, edemi, accumuli di muco e nella mente sonnolenza, torpore, mancanza di lucidità. E’ importante quindi un’attività fisica quotidiana moderata ma costante, come la classica camminata di almeno mezz’ora a passo veloce, la danza, la bicicletta, ma anche tutto ciò che può rimettere in moto l’energia,  come Qigong, Tai Chi, Yoga o altro.  Anche massaggi drenanti come lo stone, il linfatico, l’ayurvedico. Importanti le attività di condivisione o di volontariato: non dimentichiamo che la Terra è la Madre e condividere è nella sua natura.

Le abitudini peggiori: disordine nei pasti, mangiare in fretta senza masticare, stare troppo tempo seduti (in questo caso, alzarsi spesso, fare un giretto, qualche piegamento, un po’ di stretching) soprattutto in luoghi umidi, carente attività fisica, mangiare al freddo o abusare di cibi e bevande freddi, litigare spesso e frequentare persone polemiche. Dedicare poco tempo alla cura di sé, della propria casa o del luogo di lavoro. Eccessive preoccupazioni. Scarse relazioni sociali e periodi di solitudine forzata.

*la lingua come organo di fonazione è associata  all’elemento Fuoco, mentre i denti all’elemento Acqua.

**In merito alle verdure dolci vedi anche mio post/articolo del novembre 2020.

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