Una delle piante più efficaci e sicure utilizzate in erboristeria e fitoterapia per la depurazione dell’organismo è la Bardana, o Arctium lappa.

La Bardana   lavora principalmente sul drenaggio delle tossine tramite la sollecitazione dei principali organi emuntori: fegato, reni, intestino, polmoni e pelle.  È una depurazione leggera, perché riequilibra l’attività degli organi senza stressarli eccessivamente.

Questa pianta ha un’affinità particolare con la pelle e tutti gli squilibri che la riguardano, soprattutto con quelli che hanno un’origine interna.  Buona parte delle problematiche che si manifestano a livello cutaneo dipende da problemi funzionali e metabolici: da qui la necessità di depurare l’organismo dalle tossine accumulate a causa di un’inadeguata azione di smaltimento da parte degli organi emuntori, che cercano così di espellerle attraverso l’emuntore più vasto del corpo, la pelle. Ecco quindi i tipici “sfoghi”, tra i quali foruncolosi, acne, eczemi, seborree, forfora. A sua volta, una pelle “disturbata” da varie problematiche non svolgerà il suo compito con efficienza, con una ricaduta su tutti gli altri emuntori. Il cane che si morde la coda.

Da qui la necessità di “alleggerire” il lavoro di tutti gli organi deputati alla depurazione attraverso la stimolazione dell’attività epatica, di quella renale, intestinale e polmonare.  Ripristinando la corretta funzionalità dei vari organi, la pelle riprende il suo normale aspetto e le consuete funzioni protettive, termoregolatrici, secretive, respiratorie.

La Bardana è una valida alleata in questa operazione di eliminazione delle tossine accumulate, grazie alla sua attività globale sull’organismo per le sue proprietà drenanti, diaforetiche (che aumentano la sudorazione), di stimolazione della funzione biliare ed epatica, di purificazione del sangue, di regolazione dell’attività intestinale e della secrezione sebacea. È anche un blando ipoglicemizzante e ipocolesterolemizzante.

Viene spesso impiegata come detossinante in caso di intolleranze alimentari, quando il fegato è intasato di tossine e di conseguenza anche l’intestino, con infiammazione della mucosa enterica e malassorbimento dei nutrienti. Le tossine inoltre interferiscono con l’azione dei neurotrasmettitori, causando sbalzi d’umore e scarsa tenuta allo stress, condizioni che a loro volta aumentano lo stato infiammatorio. La Bardana è in questo caso una pianta particolarmente indicata, proprio perché agisce contemporaneamente su entrambi gli emuntori.

La radice della pianta contiene alcuni principi dotati di attività antibiotica, come l’acido caffeico, particolarità che la rende efficace in caso di acne e seborrea. Per queste problematiche, oltre all’assunzione per via interna è anche indicato un trattamento topico mediante impacchi, creme e lozioni. La Bardana ha inoltre un’ottima proprietà cicatrizzante. Nella tradizione popolare le foglie venivano utilizzate, oltre che a scopo alimentare, sulle ferite e sui foruncoli per favorirne la guarigione e cicatrizzazione. Nelle campagne veniva anticamente impiegata per curare le influenze e le affezioni catarrali dell’apparato respiratorio, attraverso la fasciatura dei piedi con le foglie, provocandone così la sudorazione. Le foglie fresche contuse venivano applicate anche per alleviare prurito e dolore sulle punture da insetto.

Viene tradizionalmente utilizzata anche in caso di gotta, reumatismi e calcolosi renale e biliare, anche se in questo caso le vengono oggi preferite piante più mirate.

E’ ricca di inulina, una fibra prebiotica importante per l’equilibrio della flora batterica intestinale, prezioso nutrimento per i bifidobatteri.

In Medicina Tradizionale Cinese è considerata una pianta indicata negli squilibri a carico degli elementi Terra e Metallo. Viene reputata utile sia in caso di accumuli di Umidità nell’apparato riproduttivo femminile (elemento Terra), sia in caso di influenza che di problematiche polmonari e dermatologiche (elemento Metallo).

In Macrobiotica viene consigliata per favorire la depurazione e per aumentare la vitalità fisica. A tal fine la sua radice, sia fresca che essiccata, viene utilizzata aggiunta a zuppe e pietanze (ha un ottimo sapore che ricorda il carciofo) o sotto forma di decotto, ottimo, tra le altre cose, per detossinare l’organismo in seguito a  trattamenti farmacologici e/o abusi di cibo o di alcol.

La Bardana può essere utilizzata, oltre che in decotto, anche come estratto secco e Tintura Madre. Non ha particolari controindicazioni, a parte in situazioni di sensibilità accertata alle Asteracee. Alle dosi consigliate è generalmente ben tollerata da tutti. Attenzione in caso di terapia con ipoglicemizzanti perché potrebbe interferire con la loro azione, potenziandone l’effetto.  Cautela anche in gravidanza, allattamento e pediatria.

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