Il Biancospino o Crataegus oxyacantha è una straordinaria pianta che cresce in luoghi selvatici, boschi e macchie ed è molto diffuso in tutta Europa.
Il nome Crataegus deriva dal greco kratòs = forza e oxyacantha dal greco oxus = aguzzo e anthos = fiore, per le sue spine acuminate. Per la sua robustezza il suo legno veniva anticamente utilizzato nella costruzione di armi.
Le sue parti più attive sono le sommità fiorite, foglie e fiori (soprattutto questi ultimi), ricchi di proantocianidine e flavonoidi quali la quercetina, la vitexina e l’iperoside. Hanno importanti proprietà sedative e miorilassanti. Sono indicati in tutti i problemi derivanti da una condizione di squilibrio neurovegetativo. Hanno azione ipotensiva, antispasmodica, cardiotonica, vasodilatatrice coronarica, di regolazione dell’attività cardiaca.
Questa pianta è quindi perfetta in caso di aritmie, lieve insufficienza cardiaca, angina pectoris, ipertensione arteriosa di lieve entità, spasmi dolorosi del tratto digerente, stati ansiosi, angosce, insonnia, turbe della menopausa, ronzii alle orecchie, vertigini. Molto utile dunque nel trattare la componente emotiva che la condizione di distonia neuro-vegetativa porta con sé. Nella tradizione le foglie vengono utilizzate anche in caso di dissenteria.
In Medicina Tradizionale Cinese è il rimedio maggiormente utilizzato per trattare gli eccessi di Fuoco-Calore (yang) che coinvolgono l’elemento Legno (Fegato-Vescicola Biliare) e di riflesso l’elemento Fuoco (Cuore-Piccolo intestino). Non dimentichiamo che il Legno è la “madre”- o il “padre”, se preferiamo – del Fuoco. Viene spesso affiancato da rimedi che tonificano lo yin con l’obiettivo di riequilibrare l’eccesso di yang, condizione che può essere accentuata in periodi di particolare stress.
Questa pianta viene generalmente commercializzata sotto forma di tisana, Estratto Secco titolato, Tintura Madre e Macerato Glicerico. Alcuni autori considerano quest’ultimo il preparato erboristico più efficace per contrastare le aritmie. I giovani germogli da cui è costituito sembrano infatti essere dotati di una migliore attività cardiovascolare rispetto alle altre parti della pianta, senza presentare particolari effetti collaterali.
Il Biancospino, in qualunque forma lo si assuma, non presenta particolari controindicazioni, a parte in caso di ipersensibilità individuale ai suoi componenti. È sconsigliato in gravidanza e allattamento, tranne per quanto riguarda l’uso saltuario di tisane. Si consiglia di interrompere l’assunzione nel periodo pre-operatorio.